L'isteria di "Femen"affronta a seno nudo il maschilismo millenario della Chiesa di Roma.
Ma soprattutto due parole sul toto-pontefice e qualche netta previsione, per il gusto di sbagliarla.
Il papabile canadese di Corporeus corpora, al timone della barca durante la tempesta?
Per chi è ortodossamente credente, leggere con cautela.
Il movimento Femen, dalle singolari origini ucraino-russe, si sta molto dedicando all'Italia.
Alle origini di questa sisterhood che prova a diffondersi per l'Europa ci sono certamente motivazioni buone a tutte le latitudini... ma sono fermamente convinto che la molla scatenante sia da rintracciarsi nella società slava.
Pur nelle loro notevoli differenze i paesi dell'area slava sono quanto di più conservatore possa immaginarsi. Potentemente omofobi, cospicuamente maschilisti nelle manifestazioni pubbliche e nelle relazioni sociali, nascondo una dimensione femminile al tempo stesso assai compressa, eppur assolutamente dominante nella sfera privata. Con tratti di violenta aggressività.
 |
Femen dell'est |
La strumentalizzazione dell'attrattiva sessuale, che fa della donna consapevole oggetto ossessivo di interesse maschile, è presso quei paesi ancora più marcata che nel nostro. Ed è tutto dire.
Senza addentrarmi nella materia, come sempre assai scivolosa quando si viene a trattare di sociologia, società e differenze tra le nazioni ed i sessi (per chi non c'era posso suggerire
un paio di post su Corporeus corpora che hanno scatenato il finimondo) scrivo qui per dire che le scene di violenta isteria (anche loro a forte tipicità), riservate da queste
attiviste in disabille a numerosi contesti della contemporaneità europea, sono da riferirsi molto più
alla matrice culturale e sociale ed alla politica dei paesi di provenienza che alle argomentazioni genericamente pacifiste e femministe accampate: proprio l'Ucraina risulta l'unico paese dell'est ad aver avuto una presidentessa donna,
Julia Timoshenko, ora in prigione.
Nella realtà contemporanea italiana, molte donne non solo
hanno conservato l'assoluta supremazia nella sfera privata ma si sono
affermate, a torto od a ragione, nella sfera pubblica, rivestendo ruoli
di tutto rispetto. La particolare virulenza isterica del situazionismo di Femen, pertanto, mal si attaglia al nostro paese. Ed a molti altri. Anche tralasciando le motivazioni più profonde di tale singolare movimento.
Ciò non toglie che Silvio Berlusconi,
oggetto di recenti attenzioni a seno nudo (che possiamo peraltro ipotizzare non del tutto gli siano state sgradite ...), si presta bene nella parte di imputato numero uno del sessismo internazionale, col suo bunga bunga, le minorenni, la corte di nani e ballerine.
Amico di Putin, del resto.
Alla stessa maniera, obiettivo del tutto naturale è il Vaticano, che non fa sposare i suoi preti (i quali fanno voto di celibato - e non di castità, attenzione, a differenza dei monaci...), che impedisce alle donne di dire messa, di accedere alle alte sfere ecclesiastiche, che professa la fede in un Dio "maschio", sia nel cielo che sulla terra.