martedì 17 luglio 2012

Corporeus corpora è d'accordo con Corona: Oscar Giannino è megl'i'Pelè e soprattutto i'Saviano

Aderiamo alla proposta politica liberale (nella speranza sia anche radicale), che sentiamo da lungo tempo anche nostra...

 A Corporeus Corpora non era sfuggita la prolusione in favore di Oscar Giannino pronunciata da Fabrizio Corona, già meritorio autore di una tirata avversa al solonismo di Fazio e Saviano - Di Saviano, conoscendolo, l'Abate si era occupato in tempi non sospetti, muovendo guerra di penna all'intera Nazione indiana, celebre sito di pseudo-intellighenzia italica, ma questa è altra storia.

Non solo liberal Dandy...

 

Nell'intervista rilasciata a "La zanzara", il cui audio troverete linkato qui, insieme ad un riassunto dei testi, il prode Corona si sofferma sul caso pietoso di Sara Tommasi, (di cui già ci eravamo interessati di sfuggita e per celia), raccontando quelle che abbiamo ragione di ritenere delle gran verità.

Ma soprattutto sponsorizza Oscar Giannino. Al suo, abbiamo aggiunto il nostro endorsement preventivo su Chicago Blog, in calce al post "Critiche e spread, Monti ha torto ma Squinzi…pure" (che speriamo leggerete), in cui Giannino palesa una volta in più l'insofferenza per la politica italiana, incapace di offrire sbocchi alla visione liberista, liberale, libertaria che egli predilige. Qui ci auguriamo, con Corona, che possa contribuire ad incarnarla, come sembrerebbe propenso a fare.

Ecco il testo dell'epistola/commento:


Caro Oscar,

ti seguo dai tempi (lontani, ahinoi) del tuo “batti e ribatti” e della mia permanenza romana nel segno oscuro :) di Dell’Arti e kilometri, vespina e chi più ne ha più ne metta. Ricordo anche una tua intervista a Marcello Dell’Utri, che avresti tanto voluto emendare da una parte delle colpe, nella speranza ne avesse meno di quel che appariva… e ne ricevesti invece una successione di risposte alla “six feet under”… la rivedrei con immenso piacere.
Se ne hai copia, pensami.
Questo detto, la stima nei tuoi confronti non è diminuita, anzi… e sono rimasto dello stesso parere che ti scrissi allora. Ovvero che per fare buona informazione c’è bisogno di buon governo e per fare buon governo c’è bisogno di buona informazione, un’endiade di cui al momento non abbiamo nè la gamba destra, nè la sinistra. E che senza codeste gambe tutto resta pencolante ed estemporaneo.
Anche le tue migliori interviste, i tuoi migliori pezzi, le nostre migliori intenzioni.
A mio parere, l’unica possibilità perchè questa nazione eviti una dissoluzione drammatica alla maniera dei paesi dell’est, molto più dolorosa perchè noi abbiamo goduto di un tenore di vita immensamente più alto e cadendo ci faremo molto più male, è che chi capisce apriori qualcosa (per età, formazione, famiglia, dna…) e non è ancora sufficientemente senile per trarre consolazione bastante da nipotini ed entreneuse; e all’interno di questa già non ampia categoria, poi, chi non trae il suo (ridotto) censo esclusivamente dalla collusione nepotistica e partitocratica, dovrebbe dar vita ad una formazione politica di forma e sostanza nuova.
Che copra quel che manca (ovvero il pensiero radical-liberal): “Chi la pensa come noi non trova ancora, nell’offerta pubblica attuale, interlocutori che diano gambe e braccia alle nostre idee.” Bene, a noi tocca essere sia testa, che gambe che braccia, caro Oscar. 
Beato il paese che non ha bisogno di eroi… ma non è il nostro.
Ricordo molto bene anche quel che ti disse il sindaco Emiliano, di fronte alla sacrosanta proposta di toccare il merito delle forniture dei pubblici enti, che stratificano privilegi, complicità, malavita e voto di scambio cinquantennale… beh, disse che si rischiava la vita. Credo abbia proprio ragione.
..c'è' bisogno di un Oscar radical guerrigliero. Hasta Siempre!
L’hanno fatto i giovani napoletani del 1799, i mazziniani, i ragazzi di Salò ed i partigiani. Forse adesso tocca a noi, speriamo con meno violenza.
Oppure non resta che America, Australia etc.etc. come tanti nostri amici già hanno intuito e realizzato.
Ho appreso oggi del tuo desiderio, che è anche quello nostro, di far politica attiva, spero senza troppi patti in cambio di un contratto telefonico per la neonata sede…
Corporeus corpora c’è e chissà quanti, di quei non tanti, sono interessati. Incrociamo le dita. E se vuoi, keep in touch.
Al lei non credo troppo, almeno fra coetanei. Nel caso tu si, e non mi pare, chiedo venia.
Vale et ego.



2 commenti:

  1. Cari amici,
    da voi, no! non me lo aspettavo proprio. Non cascatemi anche voi - spesso così acuti e sapientemente tangenziali - nel recupero colto del trash! Per dire con tutta semplicità che non si gradiscono Fazio e Saviano, non c'è bisogno di esaltare Corona. Se no si fa come Santoro che, pur di seccare Berlusconi, quasi proponeva la D'Addario come leader del centro-sinistra... Via! Quando scopriamo uno zuccherino nella tortina più volgare, non è che il dessert, all'improvviso, diventa speciale. Voglio dire: scoprire che Corona ha un neurone funzionante, riveste una curiosità naturalistica, ma non fa di lui un monumento di lucidità.
    E poi ragazzi, lo scorrettismo alla Cruciani è esattamente simmetrico alla stucchevolezza di Fazio, sono ovvi, monotoni, circolari: si annullano. E allora annulliamoli. Quanto ad Oscar... credo che un dandy libertario non possa per, ragioni estetiche, dirsi liberista. I libertari liberisti sono roba americana, e lì i dandy si vestono come i Sopranos.
    Con immutata stima
    vostra b dal bosco

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  2. Cara Bettina,

    a dire il vero con Saviano ho cenato più volte (ed almeno una resta memorabile), con Corona no. Sarà forse questo che me lo rende più gradito :)
    Oppure è che quel demì-monde milanese in cui il Fabrizio sguazza l'Abate (di Thelème, appunto) lo conosce bene... ed ha del folcloristico e del cortigiano insieme: la pletora di paparazzi orfani della dolce vita che organizzano trappolette ai calciatori da rivendere ai giornaletti gossippari; le ragazze in cerca, più che di un posto al sole, di un posto all'ombra. Ovvero, una casa, un marito da far comparire e che le faccia comparire, possibilmente nell'imprenditoria nostrana della tv; gli intermediari alla Lele che istradano, sostengono, sbaciucchiano... e poi sushi a volontà e Crystal al bicarbonato, mentre negli occhi delle belle tu leggi il rimpianto eterno delle "recchiett' cu le cim' d' rep'" (o dei "pisarei e fasò", ovviamente) che facevano le nonne al paesello.
    Un spruzzata abbondante di coca là, qualche auto sportiva a nolo quà, due tre relazioni omosex, a volte anche etero, con i grandi boiardi dei media od i loro figlioletti, 'na decina di gettoni di presenza su Italia 1 o rai 2, due giretti in barca a Montecarlo a rallegrare depressi capitani di industria, qualche passaggio albeggiante al Toqueville, alcuni tavolini di emozionati provinciali piazzati al Billionaire, rigorosamente su provvigione...
    Suvvia Bettina, che male ci fanno le vispe terese ed i loro amichetti... meno di certo dei Fazio, Saviano, Vespa ... e quando sento persino delle cose sensate provenire da quella temperie, come i dotti dicevano un dì, allora divento inesorabilmente empatico.
    Ti garantisco che, nella mia speciale classifica di gradimento, Corona sta più in basso Di Salvo Randone e di Porfirio Rubirosa... ma più in alto di Francesco Facchinetti ed Ascanio Celestini, per intenderci.

    Cruciani e Oscar Giannino? Sui punti da te evidenziati non mi esprimo.
    Anzi, li invito a difendersi da sè, dovessero mai capitare su queste nostre umili paginette, che nel frattempo si fregiano immeritatamente della tua attenzione.

    Servo vostro.

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