Testa del corteo in via D'Aquino |
Tanta gente, molti cori... e le forze dell'ordine non sono più così convinte dell'ordine che rappresentano...
Il numero delle presenze, come sempre, è controverso.
Davvero difficile dirlo con esattezza, considerata la lunghezza del corteo, che si è snodato per chilometri. Nonchè la durata della manifestazione.
Le stime più attendibili parlano oggi più di diecimila, forse quindicimila.
La metà di quel che pareva fosse ieri. I telegiornali sembrano aver improvvisamente dimenticato la città, mentre ben se ne ricorderanno, scommetto, quando il favoloso decreto con tanto di emendamento verrà approvato alla camera. La settimana prossima.
delegazione genovese |
Ad ogni modo una massa notevolissima di persone, tantissimi giovani ma infine di tutte le età, riunita dal desiderio di mostrare che la città questa volta non vuole tornare a dormire.
Per poi svegliarsi ogni volta sempre peggio.
Significativo il discorso del No TAV - Val di Susa, genovese. Che ha parlato apertamente di una crisi generale del siderurgico italiano. Lui, operaio di Beltrame Marghera, sa molto bene, a differenza dei tarantini, che oltre all'ambiente c'è un settore che non va più. Perchè fuori mercato.
E per questo propone giustamente Taranto come sede prossima futura di convegni e raduni del mondo acciaiero nazionale.
Di ciò abbiamo scritto spessissimo. Siamo lieti che la verità, pian piano, emerga.
Servono eccome le grandi manifestazioni di piazza...
L'atmosfera a volte ha rasentato lo stadio... possiamo immaginare che la cosa abbia tenuto un pò lontane alcune associazioni importanti, quali Peacelink o Altamarea, i cui rappresentanti più in vista hanno però preso parte al corteo, in veste soprattutto personale.
Ci auguriamo che in futuro si riesca a conciliare meglio le due anime della "resistenza": è un problema vecchio quanto il mondo, ma è di lì che passa il possibile successo.
Molti negozi hanno abbassato le saracinesche, nonostante il sabato natalizio, in segno di rispetto e attenzione.
Nutrita la presenza di agenti che, però, come vedrete, hanno avuto la possibilità di starsene per i fatti loro, ben tranquilli: al di là dei toni accesi, il comportamento di tutti è stato civilissimo.
Alcuni carabinieri hanno espresso privatamente il loro poco o nullo gradimento per i decreti del Governo, che paiono loro davvero inopportuni e anticostituzionali.
Questa notazione non è di secondaria importanza. E indica quali e quanti rischi si aprono in un paese in cui il diritto inizia a sembrare davvero evanescente ai suoi stessi rappresentanti.
Adesso qualche altra foto, in coda dei video dall'alto. Molto suggestivi, ritengo.
Buona visione.
prima dell'arrivo del corteo, stessi luoghi |
sempre via D'Aquino |
Saracinesche abbassate |
Gli oratori e animatori, "liberi e pensanti" |
Forse Giuliano Ferrara protestava in incognito.. |
L'arrivo in piazza della Vittoria |
Intellettuale cittadino |
inizia il concerto |
Violenza zero, c'è tutto il tempo per parlare... |
Ancora dall'alto... |
Da qui in poi una serie di filmati, con buon audio. Discorsi, cori, silenzi, musica...