domenica 16 dicembre 2012

Grande manifestazione di piazza a Taranto: immagini e videoriprese

Testa del corteo in via D'Aquino

Tanta gente, molti cori... e le forze dell'ordine non sono più così convinte dell'ordine che rappresentano...

 

Il numero delle presenze, come sempre, è controverso. 
Davvero difficile dirlo con esattezza, considerata la lunghezza del corteo, che si è snodato per chilometri. Nonchè la durata della manifestazione. 
Le stime più attendibili parlano oggi più di diecimila, forse quindicimila.
La metà di quel che pareva fosse ieri. I telegiornali sembrano aver improvvisamente dimenticato la città, mentre ben se ne ricorderanno, scommetto, quando il favoloso decreto con tanto di emendamento verrà approvato alla camera. La settimana prossima.
delegazione genovese

Ad ogni modo una massa notevolissima di persone, tantissimi giovani ma infine di tutte le età, riunita dal desiderio di mostrare che la città questa volta non vuole tornare a dormire. 
Per poi svegliarsi ogni volta sempre peggio.


Significativo il discorso del No TAV - Val di Susa, genovese. Che ha parlato apertamente di una crisi generale del siderurgico italiano. Lui, operaio di Beltrame Marghera, sa molto bene, a differenza dei tarantini, che oltre all'ambiente c'è un settore che non va più. Perchè fuori mercato. 
E per questo propone giustamente Taranto come sede prossima futura di convegni e raduni del mondo acciaiero nazionale.


Di ciò abbiamo scritto spessissimo. Siamo lieti che la verità, pian piano, emerga.
Servono eccome le grandi manifestazioni di piazza... 
L'atmosfera a volte ha rasentato lo stadio... possiamo immaginare che la cosa abbia tenuto un pò lontane alcune associazioni importanti, quali Peacelink o Altamarea, i cui rappresentanti più in vista hanno però preso parte al corteo, in veste soprattutto personale.
Ci auguriamo che in futuro si riesca a conciliare meglio le due anime della "resistenza": è un problema vecchio quanto il mondo, ma è di lì che passa il possibile successo.


Molti negozi hanno abbassato le saracinesche, nonostante il sabato natalizio, in segno di rispetto e attenzione.
Nutrita la presenza di agenti che, però, come vedrete, hanno avuto la possibilità di starsene per i fatti loro, ben tranquilli: al di là dei toni accesi, il comportamento di tutti è stato civilissimo.

Alcuni carabinieri hanno espresso privatamente il loro poco o nullo gradimento per i decreti del Governo, che paiono loro davvero inopportuni e anticostituzionali.
Questa notazione non è di secondaria importanza. E indica quali e quanti rischi si aprono in un paese in cui il diritto inizia a sembrare davvero evanescente ai suoi stessi rappresentanti.

Adesso qualche altra foto, in coda dei video dall'alto. Molto suggestivi, ritengo.
Buona visione.


prima dell'arrivo del corteo, stessi luoghi



sempre via D'Aquino

Saracinesche abbassate

Gli oratori e animatori, "liberi e pensanti"

Forse Giuliano Ferrara protestava in incognito..

L'arrivo in piazza della Vittoria

Intellettuale cittadino

inizia il concerto

Violenza zero, c'è tutto il tempo per parlare...

Ancora dall'alto...

Da qui in poi una serie di filmati, con buon audio. Discorsi, cori, silenzi, musica...