venerdì 28 dicembre 2012

ILVA: il conflitto di attribuzione e la Corte Costituzionale, presente e futuro

Ecco qui il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato...


Tiro alla fune interno allo Stato...
la Procura di Taranto lancia l'offensiva contro le norme che consentono all'Ilva la continuita' produttiva nonostante il sequestro disposto dall'autorita' giudiziaria a luglio a causa del reato di disastro ambientale. E' stato infatti presentato l'annunciato ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge numero 207 del 3 dicembre scorso che riguarda l'Ilva di Taranto ma si applica anche a tutti gli stabilimenti industriali ritenuti di interesse strategico nazionale e con occupazione superiore ai 200 addetti. Poiche' il decreto e' stato nel frattempo convertito in legge - l'approvazione da parte di Camera e Senato e' avvenuta proprio la scorsa settimana - la Procura attendera' ora la pubblicazione sulla 'Gazzetta Ufficiale' per inoltrare alla Consulta un secondo ricorso, basato stavolta sulla legge ma con le stesse motivazioni del primo. La possibilita' che la Procura facesse ricorso alla Consulta era gia' emersa all'indomani della presentazione del decreto e gia' nei giorni scorsi in ambienti giudiziari si affermava che il lavoro era ormai a buon punto. Il conflitto di attribuzione da parte della Procura non esclude la possibilita' che da parte della Magistratura di Taranto si sollevi anche l'eccezione di incostituzionalita' della legge, procedimento, questo, che ha pero' bisogno di una sede tecnica per essere attivato. La possibile sede potrebbe essere il 3 gennaio quando si discutera' di un nuovo ricorso dell'Ilva contro il dissequestro degli impianti o l''8 gennaio quando e' invece calendarizzata l'udienza sul ricorso Ilva per ottenere il dissequestro di prodotti finiti e semilavorati bloccati dallo scorso 26 novembre nell'ambito dei nuovi sviluppi dell'inchiesta giudiziaria sull'Ilva .

Questa la notizia come riportata da la Repubblica online .

In precedenza avevamo commentato il decreto legge, sia nel testo originario che promulgato, una volta emendato
Finendo per invitare la Procura ad avanzare eccezione di costituzionalità riguardo alle norme della legge, come pure ad intervenire nel merito della scelta legislativa del Governo e del Parlamento, manifestamente rivolta a sovvertire o cancellare provvedimenti legalmente adottati dalla magistratura, aspetto rafforzato nella versione emendata del testo.

Facile invito a sollevare conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato (considerata la frontalità dello scontro, la natura degli atti in gioco e la lapalissiana sensibilità costituzionale dell'intera vicenda), che vediamo oggi accolto, probabilmente nella specifica accezione dell'eccesso di potere...

Approfitto per riproporre qui l'intervento dell'onorevole Mantovano, membro del PDL ma in questa occasione dissidente rispetto alla linea di partito. Durante il dibattito parlamentare che ha preceduto la votazione alla Camera, Mantovano ha esposto le ragioni di un'opposizione netta alle posizioni dell'intero Parlamento (dall'UDC alla LEGA al PD al PDL) riguardo alla trasformazione in legge del decreto (e relativa morte della giustizia...).

Per gli amanti delle cose giuridiche, per i giornalisti e chiunque voglia informarsi più approfonditamente sui possibili metri di giudizio della Corte e sulle prospettive del ricorso della Procura, la visione del filmato è assai consigliata e vale più di tanti pareri già espressi sull'argomento (senza con ciò Corporeus corpora volersi accostare al politico in questione, semplicemente apprezzando il gesto e la validità tecnica dell'esposizione): 



Come Mantovano, riteniamo gravi censure della Corte assai probabili. 
Con le conseguenze del caso...

Rimandiamo ulteriori aggiornamenti al momento in cui la procura, come parrebbe per logica e per la notizia qui postata, proporrà nella sede adeguata eccezione di costituzionalità.
Nel frattempo capiterà ancora di parlare di ILVA, ma sotto altri profili, assai meno giuridici.

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