lunedì 27 agosto 2012

Emissioni ILVA. Accade oggi. Ieri, domani: perchè ancora Blade Runner?

Non rimane più di un mese lecito di Blade Runner sugli schermi di Taranto Town...

Un video pubblicato 3 giorni fa su youtube mostra la realtà delle cose a Taranto. Anche realtà odierna. I nostri occhi hanno visto ciò in data 25 agosto, due giorni dopo la data del filmato. 


E continueranno a vederlo, temiamo, ancora per un bel pò.
Ma diamo spazio in primo luogo alle immagini, di sicuro impatto per chi non ha la sfortuna di poterle osservare dal vivo:


Questa è la situazione. Corporeus corpora la conferma appieno e ringrazia l'autore delle sequenze  per il buon lavoro svolto. Perchè ciò è possibile? Cosa fanno i custodi/amministratori?
Nell'attesa di pubblicare per esteso le illuminanti dichiarazioni di un brillante ingegnere che ebbe la ventura di lavorare nel passato per Italsider e Fiat e conosce buona parte dei dettagli del ciclo produttivo di un'acciaieria a ciclo continuo come ILVA, estremamente laborioso e complesso, possiamo e dobbiamo porci delle domande, senza nasconderci dietro un dito.
Scenari dal film "Mad Max"
In primis, sappiamo da fonti dirette, ovvero operai e dipendenti in genere, che l'attività ILVA continua a spron battuto. Colate si susseguono a colate, causando successioni di bagliori rossastri e colonne di densi fumi. Quelli che vedete.
Chi decide sulle quantità di acciaio da produrre? Non dovrebbero essere ridotte al minimo, se non interrotte, sulla base delle decisioni di Procura, Gip, Riesame? Potrei rimandare a noi stessi, ma preferisco linkarvi l'amica Maria su blogeko.
 L'impianto è sotto sequestro. Ma è sempre il consiglio di amministrazione, il direttore Ferrante o la famiglia Riva, dalle case in cui è sottoposta alle misure cautelari, a dettare le linee della produzione? 
Ma forse le cose sono decise da mesi? Da anni? Da settimane? I custodi amministratori hanno idea  di rispettare eventuali commesse pregresse? 
Ad esempio, gli altoforni responsabili della fusione vengono caricati giornalmente delle quantità di metalli, coke eccetera necessarie. Tutto prosegue come sempre? Chi lo consente giorno dopo giorno? Cosa scrivono a riguardo?
Per quanto ciò durerà? Fin quando i custodi nominati dal tribunale, il gestore, i due "tecnici" e l'amministrativo, consentiranno ciò? Per ora nessuna di questa domande ha avuto pubblica risposta. Ci si è limitati al pannicello caldo delle rilevazioni in continuo di ciò che è sotto gli occhi di tutti, al costo di 2 milioni di euro per l'azienda. Punto di contatto fra richieste ex processo e cronoprogramma dell'azienda, ministeri e regione, riportato ieri.
Nel frattempo però ragioniamoci su...
Immaginiamo le cose andranno avanti così finchè i custodi non avranno stabilito con certezza scientifica quel che il tribunale chiede loro: la sorte dell'impianto, il punto di incontro tra tutela della salute e non "spegnimento" (previsto invece quale ultima ratio a fronte di inquinamento incontrollabile), i costi reali in capo all'azienda. 
Dovranno prevedere, crediamo, anche un numero di ore di attività, la quantità di dipendenti necessaria, le tonnellate di metalli da caricare, nonchè le tecniche da applicare per ricondurre lo stabilimento a compatibilità ambientale.
Dottor Stefano, spari ai fumi dell'ILVA...
Cosa di assoluta difficoltà. E gravosissima. Non meno di due miliardi di euro. Secondo voci competenti che abbiamo raccolto confidenzialmente.
La questione è, come abbiamo provato a dimostrare più volte, di assoluta complessità. Siamo pertanto disposti, dopo aver atteso 50 anni, ad un altro mese di incertezze e sfruttamento aziendale. A concedere quello che la ragione ci induce a credere tempo necessario a prendere importanti decisioni.
Ma certo non sei mesi. O peggio anni. E' inconcepibile che si possa continuare ancora per molto ad osservare fenomeni di precipitosa produzione, o ad ascoltare operai che parlano di "normalità" del ciclo produttivo, anzi di accellerazione (con picchi del 130% rispetto al pre-sequestro).
Se non credete a quel che diciamo e mostriamo, Taranto incredibilmente non è sulla Luna. Si raggiunge (non bene) anche con i treni.
Venite in visita ai fondali di Mad Max e di Blade Runner... giocate pure nei parchi e inalate boccate dell'aria dei quartieri più inquinati d'Italia, come tutta la gente che il video vi mostra.
Non sarà certo la solita, buonista, demagogica trovata del sindaco medico e pistolero Ippazio Stefano a fermarvi.

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