mercoledì 26 settembre 2012

In futuro: La decisione del Gip, prima chiudere poi bonificare. Corporeus corpora aveva da tempo visto giusto.

Il mese è trascorso, cala il sipario...

In assoluta sintonia con la linea costruita dalla procura ed avallata dal GIP, la dottoressa Patrizia Todisco ha deciso che la quantità minima richiesta da ILVA per proseguire nel cammino di bonifica non è tollerabile.

Corporeus corpora aveva già ipotizzato, da più di un mese, alla luce degli atti precedenti e della logica, nonchè delle informazioni ricevute da tecnici bennati, quanto oggi viene messo nero su bianco, sia nelle sostanza che nei tempi: nessuna deroga alle conclusioni dei custodi giudiziari e l'inizio della fine dell'epoca Blade Runner per Taranto. 

Così scrivevamo e quasi vorremmo credere di essere stati ascoltati. La coincidenza delle date fa riflettere:

Chi decide sulle quantità di acciaio da produrre? Non dovrebbero essere ridotte al minimo, se non interrotte, sulla base delle decisioni di Procura, Gip, Riesame?

La questione è, come abbiamo provato a dimostrare più volte, di assoluta complessità. Siamo pertanto disposti, dopo aver atteso 50 anni, ad un altro mese di incertezze e sfruttamento aziendale. A concedere quello che la ragione ci induce a credere tempo necessario a prendere importanti decisioni. Ma certo non sei mesi. O peggio anni. 

E' inconcepibile che si possa continuare ancora per molto ad osservare fenomeni di precipitosa produzione, o ad ascoltare operai che parlano di "normalità" del ciclo produttivo, anzi di accellerazione (con picchi del 130% rispetto al pre-sequestro).


Nelle prossime ore pubblicheremo ulteriori atti ed un'analisi più approfondita della situazione, che desta sgomento nelle migliaia di operai e dipendenti di industria ed indotto, alcuni dei quali protestano ormai dall'alto delle ciminiere.

2 commenti:

  1. Per primo vi ringrazio perchè mi avete letto nel pensiero! Stavo per chiedervi proprio di scrivere qualcosa sull'argomento. Visti gli sviluppi della situazione che si stanno susseguendo rapidi in queste ore volevo leggere la vostra opinione. Quello che non capisco, ed è l'unica domanda che mi faccio da quando il caso ILVA è esploso nella sua drammaticità è: quali sono le soluzioni per gli operai? Per l'indotto? Per gli operai genovesi già in ginocchio e le migliaia dell'indotto genovese che da Taranto dipendono? Insomma come hanno intenzione di farli mangiare nell'attesa della bonifica? Li utilizzeranno nei lavori di bonifica? Tutti? Le domande sembrano tante ma sono solo una.....

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    1. La questione è di enorme complessità.
      Abbiamo avuto un brainstorming durato ore per definire alcune ipotesi.
      Ci auguriamo di metterle nero su bianco nei prossimi giorni.
      Grazie per l'attenzione.

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