mercoledì 28 novembre 2012

L'Italia della vergogna e degli avvoltoi: allucinante vicenda rossanese

Un racconto sconcertante. Un video che lascia senza parole. Gesti senza alcuna giustificazione. Di certo non la fame, che pure mai nella storia significò disprezzo per i morti. 

Lo squallore senza fine di una nazione che sa solo fingersi paese civile, ma che per molti aspetti e per la complicità passiva ed egoista della maggioranza ha perso ogni limite, ogni decenza. Ogni senso.

 

Dal Quotidiano di Calabria:

Strage del treno, la rissa delle onoranze funebri
per contendersi i corpi delle vittime di Rossano

Sconcertante episodio dopo che le sei persone sono rimaste uccise, travolte in auto dal convoglio. Pugni e calci davanti ai parenti, con i titolari che rivendicavano l'esclusiva del servizio sul luogo della tragedia: «Questa è roba nostra, non vogliamo gente da Corigliano o da Mirto». Poi il richiamo della gente presente.

Qui trovate il resto dei testi ed il triste video. 

Guardare in faccia alla realtà a volte però serve. E molto. Difficile dimenticare la reazione del signore rumeno che grida la sua indignazione.


Non dimentichiamo che scene simili nel contenuto se non nella forma si svolgono spesso in occasione di eventi traumatici o più semplicemente negli ospedali.

Il sindaco di Rossano ha infine provveduto a privare i responsabili delle licenze.

7 commenti:

  1. E CHE CAZZO TI ASPETTI IN CALABRIA? NON SAREBBE SUCCESSO A LONDRA E MANCO A TRENTO TANTO EPR DIRE

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    1. SUCCEDE OVUNQUE DI VEDERE ATTI RIPROVEVOLI, ANCHE NEL REGNO UNITO
      LA DIFFERENZA E' LA PUNIZIONE CERTA E SEVERA PER QUESTI ATTI CHE IN ITALIA TRENTO INCLUSA NON E' APPLICATA PER MOLTISSIMI TRISTI MOTIVI

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    2. SUCCEDE OVUNQUE MA TROVAMI UNA COSA DEL GENERE SUCCESSA A TRENTO O BOLZANO
      NON PARLIAMO DELL'ELENCO DI CALABRESI CELEBRI OGNI REGIONE DI ITALIA NE VANTA ALTRETTNANTO CHE SI SIANO DIECI O CENTO UOMINI DI CULTURA NON GIUSTIFICA LA SOTTOCULTURA DELLA MASSA

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    3. Infatti c'è poco da giustificare, non so se hai notato il tono apocalittico del mio post... c'è da cambiare tutto!
      E so' cazzi, perchè qui invece che affrontare questi ciclopici problemi, stiamo ancora con Alfano e Renzi che, ovviamente, non capiscono una mazza.
      E con un popolo, quello italiano, che proprio non vuole guardarsi in faccia e vuole solo ninne-nanne.

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    4. Dopo aver visto il confronto Renzi-Bersani di stasera credo che non ci resti che piangere.

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  2. Beh, adesso non esageriamo...
    Non sfidarmi a reperire notizie agghiaccianti sulla gente dei masi... o anche sui nostri cari inglesi.
    Il problema non è la cattiveria intrinseca di un popolo rispetto ad un altro: sono cultura popolare e sistema sociale a fare la differenza. Ambedue piuttosto ostici in Calabria.

    Non si può non ammettere che parte della popolazione calabrese, percentualmente più ampia che altrove, vive in una dimensione semipreistorica, capitalizzata dai poteri forti di questa nazione di merda, al fine del collettare voti in cambio di prebende, di avere un mercato perenne a pochi passi, così come braccia da lavoro. O da lupara.
    Il problema è pertanto italiano.

    Anche se è evidente che a Trento o a Londra individui sprovvisti di ogni decenza ed autocontrollo (al di là di ogni morale) come questi orridi vespilloni non avrebbero la licenza. Il problema non si porrebbe.
    Ma è anche vero che Trento, per stare nel tuo esempio, non sarebbe com'è se la sua provincia non godesse delle risorse che la comunità nazionale le destina. E di questa comunità fanno parte sia la Calabria che il Trentino che la 'ndrangheta.
    Quest'ultima a risorse, ad esempio, sta messa bene.

    Infine vorrei farti notare che la Calabria è anche, giusto per far due nomi in blando ordine tenporale:

    Stesicoro, Ibico, Clearco, Cassiodoro, Campanella, Telesio, Gioacchino da Fiore, Uluch Alì, Mattia Preti, Piria, Gullo, Boccioni, Bosco, Pepe, Poerio, Morelli, Aroldo Tieri, Alvaro, Mortati, Dulbecco, Versace, Otello Profazio, Mia Martini, Rino Gaetano, Giovinco... e via dicendo.
    E tu di dove sei, giusto per saperlo?

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