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Garibaldi socialista, popolare, fascista? Chi offre di più? |
Ma che c'entra il principe della risata col sindaco della risata? C'entra, c'entra... Leggete per scoprirlo con noi.
Gianni Alemanno, già autore di fatidiche asserzioni sul suo futuro mandato quando tappezzò Roma di slogan elettorali (che ci compiaciamo di mostrarvi per immagini in tutta la loro fantasia), in queste ultime ore ha deciso di buttare il cuore oltre l'ostacolo, rompere gli indugi e definire Monti
uomo culturalmente di centrodestra
augurandosi che, pertanto, faccia "una scelta politica di centrodestra" .
Sarà che qui a Corporeus corpora non abbiamo più vent'anni, sarà che il cinema italiano fino agli anni '70 era tutt'altra cosa, sarà che persino nelle sue commedie, al di là della straordinaria caratura attoriale dei grandi nomi (non a caso noti, visti e studiati ancora oggi in tutto il mondo, a differenza del 90% del pattume contemporaneo), riusciva a dire parole di verità, alta satira e libertà... ma la prima cosa che ci passa per la mente è Totò.
Antonio De Curtis, principe di Bisanzio, strepitoso ultimo erede con la E maiuscola della commedia dell'arte nonchè della geniale tradizione comica napoletana, recita infatti la parte di uno sfortunato capostazione in un film del 1955, "Destinazione Piovarolo" (trama completa e dati).
Non possiamo che consigliarvi la visione integrale del film: si sprecano risate e motivi di riflessione su di un passato che somiglia uguale al presente, almeno nel nocciolo delle cose.
Nel caso in cui decideste di vederlo per intero, potete passare direttamente in fondo al pezzo, là dove c'è il film, qui incorporato da youtube.
Se invece non avete voglia o tempo, oppure l'idea di seguire un film in bianco e nero degli anni '50 vi fa tremare i polsi, sempre in fondo c'è un video di 10 minuti che presenta spezzoni salienti di "Destinazione Piovarolo", inclusa parte della vicenda chi ci interessa.
Se nemmeno questo fa per voi, continuate semplicemente con il testo.