mercoledì 28 novembre 2012

Tempeste d'acciaio... da titolo a realtà. Foschi presagi?

Proprio ieri "il Foglio" titolava "tempeste d'acciaio"... mai titolo fu più diabolicamente profetico.

Ci sarebbero 3 dispersi, 20 feriti, ciminiere crollate, gru affondate in mare. Ingenti danni alle strutture produttive e potenziali pericoli da incendi in corso.

Due ore fa una violentissima perturbazione, nelle forme di uragano più che tromba d'aria (fenomeno di cui non v'è memoria recente in città), ha colpito violentemente proprio lo stabilimento siderurgico e le immediate vicinanze, con precisione chirurgica. Ad appena un kilometro, nulla o quasi è stato avvertito.

 Fulmine e tromba d'aria sull'Ilva di Taranto. Black out totale degli impianti. In particolare in quelli di lavorazione della ghisa e le cokerie, dove è stata colpita una torre alta circa 80 metri (caduti dall'alto diversi quintali di cemento). Dallo stabilimento si leva un'enorme nube nera e si vedono fiamme.
[...]  Alle 10 e 30 circa tromba d'aria dal mare che è passata prima ai moli e poi sull'intero stabilimento Ilva. Crollati un Capannone all'imbarco prodotti e la torre faro, crollato il Camino delle batterie uno e tre. Sono mobilitati tutti i mezzi di soccorso dello stabilimento, vigili del fuoco e Ambulanze, e stanno convergendo anche i mezzi di soccorso cittadini e provinciali, vigili del fuoco e 118

Dal corriere del mezzogiorno , che oltre a questa nota aziendale presenta un breve video: mai visti auto e bus rovesciati dal vento a Taranto.
Si parla di tre vittime, o dispersi, 20 feriti, ciminiere crollate, gru affondate in mare.
Ingenti danni alle strutture produttive e potenziali pericoli da incendi in corso.
Non si può escludere lo sprigiornarsi di nubi cariche di agenti chimici e minerali. Anche se pare si vada verso una rapida messa in sicurezza. 
Per un'idea più completa della estrema violenza dell'uragano ecco qui altro video tratto da youtube:



Gli antichi avrebbero tratto i più sinistri e funesti presagi da un fatto simile, avvenuto in perfetta concomitanza con la chiusura dello stabilimento ed il desolante intervento del ministro Clini alla camera, tutt'ora in corso (h. 11.30). La manifestazione di una volontà "celeste" più precisa è anche difficile immaginarla, tra vento, acqua, fulmini. 


Per concluder meglio il proposito e lasciare la luce, vide, ponendo i doni sugli altari fumanti incenso, (orribile a dirsi) annerirsi le sacre acque ed i vini versati cambiarsi in lurido sangue . A nessuno raccontò questa visione, neppure alla stessa sorella . Ancora ci fu nella reggia un tempio di marmo del vecchio marito, che venerava con grande onore, addobbato di nivee lane e fronde festive: di qui sembrò si sentissero voci e parole del marito che chiamava, mentre la notte copriva le terre ed unico il gufo dai tetti con canto funereo spesso lamentavasi e volgeva in pianto lunghi versi; ed inoltre molte predizioni di antichi indovini terrificano con terribile monito ...
Eneide 

Ma anche i moderni una certa qual sensazione di ansia e di duro ammonimento possono provarla, senza farsi troppi problemi...

2 commenti:

  1. Riguardo al disperso, precipitato in mare con la gru industriale, posto qui da "il Mattino":

    L'operaio dell'Ilva disperso nell'area porto del terzo sporgente in seguito alla tromba d'aria abbattutasi sulla città forse non doveva trovarsi lì. È quanto denuncia un operaio dell'Ilva, Cataldo Ranieri, esponente del comitato "Cittadini e lavoratori liberi e pensanti", intervenuto «a titolo personale» a una conferenza stampa indetta dal presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. Secondo quanto riferito da Ranieri, l'episodio è avvenuto in un'area che è sotto sequestro con facoltà d'uso da anni. La gru sulla quale si trovava a lavorare l'operaio è provvista di un anemometro, sistema di sicurezza che, in caso di condizioni meteorologiche avverse come quelle di oggi, blocca automaticamente l'impianto. «Per questo - ha detto Ranieri - non si comprende come mai l'operaio si trovasse nella cabina a manovrare la gru. L'unica maniera per far funzionare il macchinario è quella di disinserire il sistema di sicurezza»

    Ennesima dimostrazione delle condizioni in cui ILVA lavora.

    RispondiElimina
  2. Un ulteriore triste aggiornamento di questa tragedia
    Il corpo dell'operaio dell'Ilva disperso in seguito alla tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento mercoledì scorso, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nelle prime ore di venerdì 30 novembre. Il corpo era all'interno della cabina della gru finita in mare. Francesco Zaccaria, 29 anni, nato a Taranto e residente nella frazione di Talsano, era scomparso nelle acque di mar Grande, all'altezza del quinto sporgente del porto industriale, nell'area demaniale concessa all'Ilva.
    http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2012/11/30/ilva_ritrovato_corpo_operaio_disperso_taranto.html

    RispondiElimina

Nei commenti vogliamo argomenti. Non augurate la morte a nessuno, non inveite, state sul punto. Commenti che esprimono rabbia o grave disagio non saranno pubblicati