giovedì 18 ottobre 2012

Lezioni di virilità dalle radici indoeuropee: Ecco a noi Ramajit Raghav!

Il Matusalemme indiano... massimo rispetto!

Ex Wrestler, indiano, padre a 94 anni e nessun'ansia per il futuro...  

Da Oddity Central, traduzione Corporeus corpora, un feroce schiaffo al Tadalafil ...

Il novantanquattrenne Ramajit Raghav rivendica con orgoglio il titolo di padre più vecchio del mondo, dopo che sua moglie Shakuntala Devi, di 54 anni, ha dato alla luce il loro primo bambino.
Sia Ramajit che Shakuntala sono felici ed emozionati, considerando il piccolo Vikaramjeet come un "dono di Dio". Pianificano un secondo figlio per il prossimo anno, anche se la loro età ha ben oltrepassato il periodo di
normale fertilità .
Ex wrestler, Ramajit crede fermamente che godrà di buona salute per molti anni, sufficienti a vedere il suo bimbo crescere: "Morirò solo se morso da un serpente nero, il che è molto improbabile. Venitemi a trovare tra dieci anni e mi troverete col medesimo aspetto. La mia dieta quotidiana comprende tre litri di latte, mezzo chilo di mandorle e mezzo chilo di ghee [burro chiarificato]. "
Il signor Raghav sostiene di avere più di 100 anni, ma i dati della pensione statale ne indicano "solo" 94. I medici dicono che avere un bambino a questa età è una possibilità molto remota, ma non si può escludere.
Anche il detentore del record precedente era un uomo indiano, Nanu Ram Jogi, diventato padre per  la ventunesima volta all'età di 90 anni, nel 2007.
Che dire di tanti giovani italiani, ricattati dalla società, dalla solitudine, dalle compagne allo scopo di dar vita a nuclei familiari non realmente desiderati, magari in momenti inopportuni, dietro l'oscuro ricatto dei ritmi biologici e dell'ansia?
Cosa pensare di un futuro ingegnerizzato secondo la celeberrima ideologia nota come "tappe della vita"?
Perchè in occidente nessuno, in età ben più convenzionali, mostra l'olimpica calma di queste straordinaria coppia?
Come non apprezzare la fiducia nel futuro che questo temerario centenario esibisce?
Che dire del burro chiarificato? Del mezzo chilo di mandorle? Del temuto black mamba? 
E della moglie cinquantaduenne in grado di partorire?  

Invito lettori e lettrici ad esprimere la loro opinione su quesiti così complessi ed arcani, eppure assai vicini ...

8 commenti:

  1. E cosa bisognerebbe fare? Applaudirlo perchè si mette a fare figli a un passo dalla tomba? Olimpica calma? A 94 anni ce l'avrai pure te l'olimpica calma.....
    Potremmo parlare delle differenze culturali e sociali per cui non è paragonabile neppure lontanamente la situazione l'India con l'Italia. Oppure potremmo parlare del fatto che quel figlio non crescerà mai con un padre. Potremmo parlare di tante cose se questa notizia meritasse un commento. L'unica cosa straordinaria sta nell'età del soggetto, ma che poi in alcune realtà gli uomini continuino a procreare ad età molto avanzata, 80/90 anni se ci arrivano ovviamente, mi sembra semplicemente un fatto culturale non applicabile alla nostra società.

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    1. Una cosa ho dimenticato...la virilità di un uomo non si definisce col procreare...sennò è virile pure un coniglio...

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    2. A nome dei conigli notoriamente sprovvisti del dono della parola (tutti tranne Bugs Bunny, Roger Rabbit e Tippete, i quali tuttavia non navigano sulla rete), devo farle notare che anche i Leporidi, come ritengo i lagomorfi in genere, hanno una loro virilità. Pardon, leporità. I pochi conigli viventi che ho incontrato nella mia vita mi sono parsi anzi orgogliosi di tale loro peculiarità. :)
      Ossequi.

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    3. A parte che bisognerebbe appurare la veridicità della notizia. Ad esempio chi ci dice che è lui il padre? Senza contare i dubbi sulla reale età della coppia. Poi nella vita ed in natura tutto può essere. Come ha detto "la bambina" prima di me non mi sento di applaudire un fenomeno da baraccone che avrà fatto le sue scelte (sempre che sia tutto vero). Tutt'al più in quanto scelte personali posso solo rispettarle tenendo conto della diversità culturale, sociale che esiste fra Italia ed India. Allo stesso tempo però rispetto anche le scelte dei trentenni italiani ed occidentali in genere. Senza contare che ci può essere, chi come il sottoscritto, ritiene i figli una gran rottura di scatole e semplicemente non li desidera.

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    4. Idem per l'ultima frase :-) ma anche per tutto il resto!

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  2. A nome dei conigli, compresi Tippete e friends, credo che paragonare la loro virilità a quella dell'uomo, o del cosiddetto maschio dell'età contemporanea, mi pare un salto nel vuoto...comunque se qualcuno si fa vanto della sua virilità da coniglio buon per lui...a me fa solo tristezza. Buona giornata

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  3. nessuna ansia per il futuro ma che futuro ha uno di 100 anni?

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  4. Ovviamente mater semper certa est... pater... solo dopo DNA :)

    Non penso che a 94 anni farei un figlio a cuor leggero e nemmeno a cuor pesante, anche perchè non è affatto detto che ci arrivi nelle condizioni del suddetto "fenomeno da baraccone".
    Al posto del latte spesso ci metto il vino, tanto per dirne una :)

    Non crederete sul serio che questo post voglia indurre vecchi barbogi a far figli su figli... di certo sottolinea che alcune energie accompagnano evidentemente sino alla tomba, in certi casi.
    E che si può credere nel futuro a 100 anni, mentre c'è chi fa continue scelte di ripiego e di compromesso a 25. Non fosse così non avremmo il paese che abbiamo.
    E ciò ha molto a che vedere anche con le scelte sociali, matrimoniali e riproduttive.

    A mio parere c'è una via di mezzo tra l'ottimismo del centenario indiano ed il terrore panico dei giovani italiani che vediamo spingere carrozzini, sempre più spesso offrendo ai passanti scenari di incomparabile assenza a loro stessi... fateci caso...

    Non sembra quasi vero a dirlo al di quà delle Alpi, ma si ha il tempo di scegliere come e quando senza troppe ansie, naturalmente entro certi limiti (largamente sorpassati dal mitico Ramajit...).
    Non è detto che la vita debba per forza dettare tutti i ritmi secondo schemi preesistenti.
    Non necessariamente gli unici possibili.

    Insomma il mondo è bello perchè è vario e perchè (dovrebbe) fa(r) riflettere.
    E mi è parso che questo fosse un bell'esempio.
    O no?

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