mercoledì 10 ottobre 2012

Dal mondo dei Blogger il vero giornalismo: Blogeko ci schiarisce le idee

Solo Blogeko ci schiarisce le idee sulle dichiarazioni della ASL di Taranto a Villasimius, molto dibattute, secondo cui vi sarebbe aumento di ricoveri per tumori pari al 50%.

Chi è interessato esclusivamente alla vicenda locale (per modo di dire), può saltare a piè pari gli spunti di riflessione più generali sul valore insostituibile della moderna informazione libera, presentati all'inizio... e andare direttamente al "continua a leggere" a fondo pagina. 

 

La stampa nazionale e quella locale, con qualche lodevole e saltuaria eccezione, sembra abbiano abdicato per sempre al giornalismo di indagine ed opinione.
Quello su cui si fonda il cosiddetto quarto potere, altra colonna di un ordinamento che voglia dirsi democratico. O almeno provarci. Nel tracciato del famoso slogan "Conoscere per deliberare", che non vi diciamo subito da dove viene perchè se no non fate clic sul link...

In questo contesto soccorre ormai la tecnologia, che consente a persone capaci e determinate di conoscere, approfondire, intervistare, filmare, scrivere, confrontare e infine divulgare ad una platea potenzialmente infinita, più grande persino di quella della televisione, sebbene non così stabile e regolare.
Quel che fa oggi Blogeko e che in altre occasioni abbiamo fatto noi, o Anonymous o il Portaborse o altri ed in origine fece Dagospia e continua a farlo. Benissimo.
Eccovi un esempio tipico dell'efficacia del buon D'Agostino, ripreso sulla questione ponte di Messina:


UN PIETRO CIUCCI DA ACCOMPAGNARE ALLA PORTA
C'è un manager con la fama di boiardo che continua a far finta di non capire il vento che tira.

Pietro Ciucci
Pietro Ciucci
È Pietro Ciucci, il 62enne romano che nel 2002 è stato nominato amministratore delegato della società per il Ponte Stretto di Messina. Chi ha vissuto la stagione delle Partecipazioni Statali sa tutto di quest'uomo che dopo aver lavorato in Autostrade e Cofiri, nel 1987 è diventato direttore finanziario dell'Iri fino a raggiungere nel '96 la carica di direttore. All'inizio della sua esperienza nell'Istituto di via Veneto, Romano Prodi come presidente dell'Iri ne apprezzava le qualità, poi con il passare degli anni ha preso le distanze, e Ciucci si è buttato tra le braccia di Berlusconi. Con il Cavaliere ha alimentato l'utopia del Ponte sullo Stretto, un'opera inutile e faraonica che questa notte è stata definitivamente archiviata dal Governo, ma che secondo Berlusconi avrebbe dovuto favorire gli incontri notturni tra i fidanzati siciliani e calabresi.
Ponte sullo stretto di Messina
Ciò che sorprende è l'ostinazione incomprensibile con cui in questi anni Ciucci ha difeso un progetto che dai 6,3 miliardi iniziali è passato secondo le stime dei tecnici a 8 miliardi. Pur di mettere fine a questa folle avventura Monti, che ha già affossato le Olimpiadi 2020, ha stanziato 300 milioni per pagare le penalità contrattuali al consorzio dei costruttori guidato da Impregilo (N.d.A. la nostra azienda specializzata in amoralità e cemento, sulla scena nazionale ed internazionale). Adesso il Governo dovrebbe fare un altro passo: chiamare Ciucci e pregarlo di lasciare immediatamente il suo incarico e di abbandonare anche la poltrona di presidente dell'Anas dove è salito nel 2006.

Leggendo il testo più ampio presente al momento in rete su testate giornalistiche professionali, quello del Corriere del mezzogiorno, trovate invece ciò:

MESSINA - Il governo Monti ha varato la Legge di Stabilità con l'obiettivo di garantire il pareggio di bilancio nel 2013, eliminando il rischio dell'aumento dell'Iva di due punti. Tra i tagli c'è anche lo Stretto di Messina a cui si può dire addio.
Il no definitivo alla realizzazione dell'infrastruttura costerà 300 milioni di euro che verranno accantonati per pagare le penalità contrattuali al Consorzio che avrebbe dovuto costruire l'opera.
La notizia viene fuori dall’approvazione della bozza della Legge di Stabilità dove si legge: ''Al Fondo per lo sviluppo e la coesione e' assegnata una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro per l'anno 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge''. Nel testo, è spiegato che si tratta delle penalità per il ponte sullo Stretto. 
Nei giorni scorsi, il Governo aveva avviato la conferenza di servizi per l’eventuale approvazione della valutazione d’impatto ambientale del progetto definitivo. Il ministro dell’ambiente, Corrado Clini, si era affrettato a precisare che si trattava di un atto dovuto ma che il Governo aveva comunque definanziato la costruzione del ponte. Ora l’inserimento nella legge di stabilità di 300 milioni per far fronte alla penale da pagare in caso di rescissione contrattuale.

A parte la considerazione che il ministro Clini fa un'altra delle sue figure barbine, in perenne equilibrio sul filo teso dalla deindustrializzazione e dai poteri forti, capite bene quale fonte di interesse possa essere il pezzo di Dagospia rispetto alla velina di regime del Corriere del mezzogiorno.
Veniamo però a noi. La brava Maria Fernanda di Blogeko fa quel che avrebbero potuto e dovuto fare, con ben altri mezzi, le principali testate giornalistiche italiane, da mesi accalcate sul caso ILVA di Taranto, ma spesso solo per desiderio esclusivo di audience e sensazionalismo. E basta. 
Ah, già, no, non basta. Anche per non spiacere alle proprietà ed allo stesso Governo e Parlamento, tutti figli di quei partiti che conosciamo, finanziatori aperti (e meno) delle suddette testate.
Insomma che fa Blogeko? 
Cerca conferme sulle dichiarazioni della ASL presso un noto scienziato italiano specializzato in pollution, Stefano Montanari di Nanodiagnostics, il quale già in passato si era occupato di Taranto (come leggerete, con scarso successo) e la cui notevole blibliografia trovate QUI. Ed uno studio internazionale sulle nanoparticelle nella patologia umana QUI. E una breve storia del perchè esistono questi studi QUI.
La bellezza di Villasimius, la tristezza delle dichiarazioni Asl...
Posto ora una parte del testo ripreso dal bell'articolo:

"...i ricoveri ospedalieri per patologie oncologiche sono aumentati del 50% rispetto al corrispondente periodo del 2011.
Sempre per quanto riguarda i tumori, aumento del 60% nei day hospital e aumento del 40% per le prestazioni ambulatoriali. Il link è in fondo, come sempre. [...] ho intervistato per email Stefano Montanari, il direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnost di Modena, uno degli scienziati più famosi d’Italia. Si occupa di nanoparticelle e svolge consulenze nei settori della medicina, dell’industria e dell’ecologia.
Mi ha scritto il dottor Montanari (i neretti sono un’aggiunta mia):
Per rispondere con cognizione di causa bisognerebbe conoscere a fondo la situazione, cosa che a me, come, credo, a tutti, sfugge nella sua interezza, stante la censura praticata in modo incrociato da molti anni.
A prima vista un aumento così vistoso e così improvviso sembra anche a me piuttosto strano.[...]
La mia impressione – ma è un’impressione e basta – è che i dati vecchi di Taranto siano in qualche modo errati per sottostima e, quindi, non siano utilizzabili per confronti.[...].
Quanto alla causa della diffusione di malattie oncologiche a Taranto, io posso solo esprimere un’opinione, e la mia opinione è che l’Ilva sia la responsabile prima. Del resto io mi espressi in tal senso già nel marzo 2008 quando, dopo una brevissima visita all’acciaieria, tenni una ben poco frequentata conferenza in una libreria cittadina. [...]
Il prof. Giorgio Assennato (sì, Assennato), presidente dell’Apra pugliese chiarì che l’eccesso di tumori polmonari in zona era dovuto al tabagismo compulsivo degl’indigeni. In altre localizzazioni geografiche un funzionario del genere sarebbe stato accompagnato alla porta, ma da noi…
 [...]Il mio parere è che sia indispensabile intervenire senza cincischiare oltre per diminuire drasticamente l’inquinamento proveniente dalla fonderia, smettendola, almeno per quanto tecnicamente possibile, di scaricare a mare e in aria i veleni"

Bene, può bastare. Fate voi le necessarie riflessioni sul caso, ma solo dopo essere andati a leggere l'intero pezzo su Blogeko, poichè documentato dalle fonti necessarie e soprattutto contenente ogni precisazione del caso, con alcune sorprese.

Un grazie a Blogeko ed a Maria Fernanda. 
Come a chiunque abbia a cuore il "Conoscere per deliberare".

1 commento:

  1. Grazie a te, Corporeus Corpora. E' faticoso analizzare, raccogliere dati alle fonti, cercare il rovescio di tante apparentemente lucidissime medaglie.

    Però questa fatica è indispensabile affinchè i lettori abbiano a disposizione gli strumenti per farsi un'opinione propria. Per andare a votare con cognizione di causa, oserei dire.

    Chi fa ancora questa fatica? I principali quotidiani italiani sembrano l'uno la fotocopia dell'altro: stessa scelta delle notizie, spesso titoli quasi identici in prima pagina. I telegiornali, non lo so perchè il mio televisore giace felicemente in discarica da tempo. Sospetto comunque che accada una cosa analoga.

    E' vitale, per una democrazia, che gli organi di informazione sappiano offrire dati analizzati in modo critico da diversi punti di vista.

    Noi blogger, lo dico con orgoglio, questo lavoro lo facciamo tutti i giorni. Sosteniamoci tra noi. Cerchiamo di non fermarci.

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