sabato 20 ottobre 2012

"Non sono una signora, sono un prefetto"! Storie dall'Italia ipocrita

Questo l'augusto consesso di autorità...
L'Italia è un paese amministrato da vecchi tromboni, arroccati sulle loro sedie da decenni, i quali ormai avvertono a pelle la sfiducia che li circonda, loro come qualsiasi altra carica dello Stato più squalificato d'Europa (vedi statistiche). In quanto evidentemente corresponsabili dello sfascio nazionale, nello specifico di una situazione allucinante e di lunghissimo periodo, quella dei rifiuti tossici bruciati in Campania quotidianamente.
Tutte gerarchia e compunzione, a fronte degli scempi continui che avvengono nei luoghi ove essi stessi esercitano le più svariate forme d'autorità, queste personalità finiscono per reagire a quello che considerano un abbassamento del loro "prestigio".
...questi i luoghi ove quelle autorità esercitano la loro autorità
Rinchiusi nei loro castelli di carte e protocollo, mal vivono le interazioni con la popolazione di cui sono servitori, per giuramento. Ma la loro reazione ad un clima di insoddisfazione, per fondati motivi, non è mai nel merito, il merito essendo porre fine agli abusi contestati dai cittadini mediante un serio utilizzo della loro autorità, magari facendo ammenda di un passato poco "dinamico"... essi reagiscono infatti solo in forma e pro forma.
Mi colpisce anche il quadro alle spalle dell'illustre tavolata... forse nei palazzi governativi sono ancora persuasi che il territorio campano sia ancora quello effigiato dai pittori barocchi...

Nel caso in specie, che troverete in video in fondo alla pagina, è anche possibile che al prete anti roghi, come chiamano il caivatese don Maurizio Patriciello, sfugga il titolo dovuto per lapsus freudiano, magari proprio perchè non riconosce dentro sè alla signora in questione quell'appellativo prestigioso, teorico sinonimo di rigore e senso dello Stato...
Può essere insomma che la consideri solo formalmente tale e non nella sostanza...
Forse a causa dei problemi gravissimi e delle mancate reazioni ad essi, che egli è intento a stigmatizzare di fronte quell'augusto consesso... è possibile insomma che la reazione stizzita dell'altro prefetto sia dovuta alla percezione di questo feeling ... ma tirar fuori con tale veeemenza una questione formale così sottodimensionata ai fatti tremendi oggetto della descrizione del sacerdote è davvero non vedere la luna ma badare solo ed esclusivamente al dito.
Il rispetto istituzionale lo si guadagna anche sul campo. Non basta il titolo, il concorso, la scrivania.
Quelli, lasciati a loro stessi, sono solo carta. 
E di presidenti regionali di carta, di ministri di carta, di imprenditori di carta, di magistrati di carta, di finanzieri di carta, di legali di carta, di commercialisti di carta, di generali di carta, di prefetti di carta ne abbiamo abbastanza: anche perchè carta producono, ma non di carta vivono.
Lo scambio mi sembra impari.
Uno Stato di carta con funzionari di carta dovrebbe ricevere tasse di carte e fornire pistole di carta ai suoi agenti di carta, per mantenere il suo ordine, che è ordine sulla carta. Ahimè non è così.

Apprestiamoci alla visione di una questione d'etichetta, quanto mai inopportuna nel contesto (stile "hanno fame? dategli le brioches..."), contestata per sovrammercato in italiano maccheronico ("Se io la chiamarei 'signore' invece di reverendo, lei che direbbe?).... Alla carta più di tanto non possiamo chiedere.


11 commenti:

  1. A proposito di antagonismi:

    ad esempio, questo post mi pare banale, lo avrebbe potuto pubblicare un giornale popolare.

    E` chiaro che il prefetto esprime disagio con la sua iperreazione

    Ed e` altrettanto chiaro che il rispetto per lo stato lo si guadagna sul campo e che attaccarsi alla forma in questo modo e` patetico

    Cioe´ , come spesso accade, siamo daccordo nel merito

    Ma questo sono osservazioni banali che la gente fara´ da sola in tutti i bar di provincia

    Non servono, per questo, ne i blog e nemmeno i giornali.

    Mettersi a replicare il modello della stampa che doveva usare argomenti facili, universali e che aveva bisogno dei grandi numeri, oltre a essere inutile, e` secondo me una opportunita´ persa

    Poi a uno gli puo´ sempre andare di dare sfogo all´umore

    Ma non raccontiamoci che stiamo demistificando

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  2. COme e` chiaro che fra stasera e domani questo pezzo sara´ popolare, ricercato e battuto e fara visite numerose

    Ma poi sara un episodio irrilevante.

    E se i giornali hanno la struttura da mantenere, noi neanche quello.

    Perche´ lo facciamo ?

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    1. Perchè non è banale mostrare uno sull'altro la manifestazione pubblica del potere ed i risultati concreti della sua gestione. E trovami chi lo fa.
      Perchè altrove leggerai che il povero parroco ha indicato per ben 3 volte il prefetto come "la signora" così, senza motivo.... e la reazione è stata altrettanto immotivata.
      E invece io scrivo che a mio parere un motivo c'è, una certa intenzionalità c'è (e mi parrebbe che il tono usato la confermi... il Sud è maestro dei toni, dei mezzi toni, della mimica e della prossemica) ed a quella ha reagito, ampiamente sopra le righe, l'altro prefetto.
      Ed in più aggiungo che quell'intenzionalità del sacerdote, a livello conscio o meno, è più che giustificata, considerata la situazione oggettiva di Caivano (e non solo) e che se i prefetti vogliono il rispetto che sarebbe dovuto alle istituzioni devono meritarlo con le loro azioni, ispirate ai principi di ordine e legalità che sono a fondamento della carica. E con l'uso corretto del condizionale, se proprio alle forme si devono attaccare.
      Che, insomma, non bastano più le "chiacchiere e distintivo" di cinematografica memoria. Perchè 50 anni di ipocrisia hanno devastato il paese e ad oggi non so chi sia più pericoloso per la collettività, se il camorrista che brucia i rifiuti o il rappresentante dello Stato che lo consente e si meraviglia poi del clima poco "celebrativo".

      Bene, quando leggerò queste cose altrove smetterò di dirle e cercare un pubblico che le voglia ascoltare.

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    2. Alzo le mani.

      Segnalo solo che commenti in sintonia coi tuoi li stava facendo mio padre a cena, poco fa

      Se vuoi trovare qualcuno che lo scrive prova a aprire qualche social network. Saresti piu abituato al fatto che le opinioni sono sempre molo differenziate, su qualunque cosa; la gente non aspetta che siano i giornali a scriverle, se le scrive da sola.

      Leggi troppi giornali.

      Ti risulta che gli egiziani hanno rovesciato il loro presidente grazie a facebook ?

      E` stato in tema attuale qualche tempo fa

      L´era dei media come li conoscevamo e` finita

      Non siamo richiamati a stare sul pezzo di ogni puttanata e dire la nostra, che poi e` quella di molti altri

      Avrebbe piu senso cercare di essere originali, con materiali che vengono da dentro di noi e da fuori

      Ma magari sbaglio e c´e` un target anche per questo. C´e` un target per tutto, dopotutto

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    3. Non è quella di molti altri.
      E' diverso dire che, su di una svista, un vecchio trombone ha fatto una sparata, dal dire che la sparata è stata fatta su di un atteggiamento che manifesta uno scollamento ed un'irriverenza più che giustificata.
      E che il rispetto per la carica lo si merita sul campo.
      In un paese come l'Italia, senza mai una rivoluzione liberale, alla frencese per intenderci, tutto quel che sottolinea come non basti prendere una laurea al CEPU per pretendere di essere chiamato "dottore" e di essere ascoltato; o che non basti farsi eleggere nel listino bloccato per meritarsi l'appellativo di "onorevole" che la piaggeria nazionale fa invece gara a tributare, ecco per me queste notazioni sono fondamentali.
      E' lo stesso atteggiamento mentale per cui si pensa di risolvere il problema corruzione, che è un problema morale (al di là degli specifici fatti criminosi, tutti anche oggi sanzionabili), con una legge!
      E' come far diventare buoni con la legge "anticattiveria"!

      Per quel che mi riguarda lancerei una campagna pubblica di posti di blocco fatti dai cittdini alle forze dell'ordine per controllare se hanno libretto, ruote, luci di segnalazione secondo codice. Con incluso alcool test, tampone e visite mediche.
      A mio parere avremmo belle sorprese.

      Spero di esser stato chiaro...

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    4. chiarissimo

      Ma rimane il mio invito a rinforzare il tuo uso di strumenti 2.0

      Rimarrai stupito ;-)

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    5. ecco, ad esempio qui, un blog ospitato da Repubblica ne parla, sebbene con venature diverse dalle tue, sostanzialmente sulle stesse corde

      http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2012/10/20/signore-e-signori-buonanotte-al-cittadino/

      Sai dove ho trovato questa cosa ? Su un social network

      Ed e` solo un esempio ;-)

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    6. A parte che quel che scrive anonimo è per me di tutta logica, mi si fa torto a dire che quel che ho scritto io qui somigli più di tanto a quel che c'è nel blog citato.
      A parte la degna citazione di Silone, che riporto qui

      "In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il Principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del Principe. Poi vengono i cani delle guardie del Principe. Poi nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni"

      in quanto effettivamente ha molto a che vedere col caso Italia, e l'ovvia considerazione che si affronta il medesimo fatto, ribadisco che il punto di osservazione scelto conserva una sua originalità.
      Magari non in senso assoluto, come credo accada a chiunque. Ma relativamente alla nostra temperie si.
      Questo detto, per una volta nella vita vado a dormire di pomeriggio.

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    7. Abate, non ti si fa nessun torto.

      Quello che hai scritto tu e` stato scritto in tutte le salse in tutte le sedi. Twitter, Facebook, Friendfeed erano invasi. Dalla Repubblica a Saviano e chi piu´ ne ha piu´ ne metta.

      Il mio problema, caro Abate, e` che questo ti sfugga.

      Hai la tua motivazione, che riconosco, ma francamente se osservo che la cosa non e` originali non c´e` da aversene a male.

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  3. Il problema cari signori è che ogni notizia se vista dalla giusta prospettiva può innescare una riflessione originale e diversa da quella proposta dai media ufficiali, ognuno nel suo blog può dare la sua opinione e proporre un punto di vista che non sia quello banale che ci propinano tutti. L'originalità sta in questo forse, non sempre è nello scovare l'inedito quanto nel far riflettere su ciò accade intorno prendendo spunto magari da una notizia qualsiasi.
    Se uno scrive un diario personale scrive per se stesso. Se uno scrive un blog che è pubblico ovviamente lo scrive per "arrivare" alle persone che leggono. Se un post registra un buon riscrontro significa che ha incuriosito, che magari chi ha letto ne ha parlato con un altro, che ci ha riflettuto o che ci sta ancora riflettendo. La parola ultima è al lettore. Dire che un post sarà letto solo perchè è banale significa implicitamente dare dei banali ai vostri stessi lettori che invece suppongo siano dotati del raziocinio necessario per decidere cosa gli interessa. Buona serata signori, ora mi diletterò in cose più banali...

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    1. Caro Anonimo, mi viene una domanda.

      Chi, negli ultii 30 anni, ha comprato Fiat invece che Citroen o VolksWagen, e` stato banale ? No ?

      Eppure e` opinione diffusa che fosse facile trovare di meglio che Fiat.

      E chi ha usato Windows 98 invece che Macintosh e` stato banale ?

      Io stesso ho usato Fiat e Citroen, Windows 98 e Macintosh.

      In frangenti diversi e per esigenze diverse.

      Ognuno e` banale per certi versi o a tratti ed originale per altri. Ovviamente qui non c´era la pretesa di sentenziare etichette semplicistiche a carico di alcuno.

      E chi si senta etichettato o offeso da una semplice osservazione dice qualcosa di se oltre che della osservazione in oggetto.

      Ora, chi sa di digitale, sa cos´e` la "coda lunga"

      La distribuzione predigitale doveva concentrare l´offerat su titoli che facessero volume per poter sostenere i costi dell´apparato

      Col digitale sono diventate sostenibili offerte di titoli che fanno vlumi bassi. Il pubblico si frammenta ma la somma delle offerte consumate rimane alta.

      Cioe` aumenta la scelta.

      E` il mezzo che pone la questione.

      Ha senso scimmiottare la grande stampa essendo un blog ?

      E` chiaro che si intercetta traffico per un po´

      Ma poi si finisce come i fogli di giornali sul fondo sei ripostigli.

      Se la stampa mantiene l´apparato, un blog perche´ lo fa ?

      Cosa aggiunge al pubblico dibattito ?

      Mi piacerebbe anche a me chiudere con quel detto per cui gli uomini piccoli si occupano del privato, gli uomini del sociale e i grandi uomini degli ideali.

      Ma non sono enciclopedico come l´Abate, del resto c´e` una ragione se l´abate e` lui.

      Ad esempio non ricordo neanche di chi fosse, sta citazione...

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